A gennaio inoltrato, eccomi con uno degli appuntamenti più gettonati nel mondo del blogging: il tempo dei bilanci dell’anno appena passato e la lista dei buoni propositi per il 2017, cosa a cui sono costituzionalmente refrattaria ma ci possiamo provare, a mo’ di esercizio o divertissement.
Ecco quali sono state le migliori scoperte cosmetiche del 2016
- Quando si tratta di fondotinta less is more. Sono ben lungi dall’avere una pelle perfetta: imperfezioni, discromie, pori, lucidità. Eppure nell’ultimo anno ho preferito alleggerire sempre di più la mia base, prediligendo quasi esclusivamente fondotinta luminosi e leggeri come acqua. Mi piace l’aspetto della pelle naturale, con difetti annessi. I best of dell’anno? BareMinerals Complexion Rescue Tinted Hydrating Gel Cream, MAC Cosmetics Studio Waterweight, Cushion coreani Innisfree e Sulwhasoo, Erborian 0.09 Touch au Ginseng.
- I rossetti liquidi opachi. Mi domando come abbia fatto a vivere senza. Ne ho provate diverse, ma le mie preferite sono quelle di Kat Von D e Colourpop (vedi sotto).
- Colourpop. Potrei eleggerlo come best beauty brand ever. Prezzi ridicolmente bassi e qualità superlativa, in particolare per gli ombretti dalla texture unica. Da quando li ho scoperti faccio davvero fatica a usare altro… Niente male anche i rossetti liquidi, soprattutto per la grande varieta di colori.
- I colori caldi sugli occhi. Una volta portavo solo colori freddissimi, dal blu al viola. Da quando ho scoperto gli ombretti nei colori caldissimi in stile occhi da vampiro non riesco più a vedermi senza. E sì, l’effetto “dandy un po’ tossico” mi piace da impazzire.
- La skincare coreana. Vi avverto, dà dipendenza. Amo allargare le mie frontiere cosmetiche e ho amato praticamente tutte le scoperte asiatiche che ho fatto. Al di là dei prodotti, è l’approccio mentale quello che conta (e anche una diversa idea di bellezza).
- Le linee cosmetiche Deciem: HIF, NIOD, The Ordinary. Più recentemente la mia passione coreana in fatto di skincare è stata soppiantata dalla scoperta di questo brand-ombrello. Tra i molti marchi, non riesco più fare a meno dei balsami detergenti HIF, della skincare ad altissima-issima tecnologia NIOD e dell’onestà dei principi attivi The Ordinary.
- I classici Guerlain. Si parla di profumi, naturalmete. Questa recente passione risale a pochissimo tempo fa, e ora sono in preda alla sindrome gotta catch’em all. Ovviamente, da storica, non può che affascinarmi l’aspetto della ricerca e della ricostruzione in tal senso.
- Acidi e retinoidi. La scoperta dell’esfoliazione chimica mi ha rivoluzionato la vita (e la pelle). Fortunatamente la mia pelle tollera ottimamente AHA, BHA, retinolo e derivati. Per mia fortuna, non sono un’amante dell’abbronzatura, il che mi risparmia innumerevoli grane.
Per il 2017 un solo grande proposito: buy less choose well (Vivienne Westwood).
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